Metameria-Eden-Le armate-La via di ricordi-2011-2012

Dal 2007 rincorre parallelamente un’altra poetica che parte dall’abito, indumento fisico del vissuto, per voler descrivere tutto quell’universo senza materia al quale sente di appartenere.

Si crea lo pseudonimo Mazzocca&Pony: Mazzocca è il suo cognome e il suo retaggio, il contatto reale, fisico con il mondo; Pony è il nome fantastico della sua vita “sospesa”, invisibile e immortale.

È questo il contenuto generatore delle sue “forme”. Svariate sono le tecniche o i mezzi per giungere al suo fine, dal disegno alla pittura tradizionale, dall’uso del computer e della fotografia all’incisione su plexiglass, alla scultura in ferro, dalla manipolazione di materiali vari, plastici e naturali, alle luci a led.

È affascinata da Gino De Dominicis, si sente in simbiosi con parte della sua ricerca, quella sul significato della materia e sull’invisibilità. Lei, però, mira maggiormente al cuore, alla bellezza interiore capace di andare perfino oltre i principi umani di dignità, uguaglianza, politica o religione, molto cari al suo essere. Se si entra in una sfera superiore di bellezza ed equilibrio è scontata la parità e la singolarità di ogni singola appartenenza. Spesso si confonde questo tema con la morte, quale unica livella umana e unica possibilità d’assenza di fisico, invece no, per lei è uno stile di vita, una religiosa e disciplinata ricerca della verità e della libertà interiore.

Nascono quindi le opere dei cicli “Cenerentola”,“Abito mentale”, “Dualità”, “La via dei ricordi”, “Le armate”, “Daimon”, “Eden”, “Metamateria” e infine “Ipazie”. Si denota un percorso costante fondato sulla precisione ed eleganza estetica in cui la forza d’animo è l’energia che crea e ricrea sempre e ancora.